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DOLORE CRONICO
Dolore Cronico
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CHE COS'È IL DOLORE ?
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Secondo la definizione della International Association for The Study of Pain (IASP) il dolore è “un’esperienza sensoriale ed emotiva spiacevole, associata o che sembra essere associata a un danno tissutale, potenziale o reale”.
Con questa definizione la IASP sottolinea che il dolore non può essere legato solamente all'attività dei recettori del dolore (nocicettori) che segnalano il pericolo al nostro cervello bensì è un'esperienza personale complessa che coinvolge diversi fattori biologici, psicologici e socio-culturali.
Il dolore è il frutto di una elaborazione che coinvolge la biologia quanto il nostro vissuto personale, come e con chi viviamo e l’ambiente dove viviamo. L’elaborazione passa attraverso il nostro modo di pensare, alle nostre esperienze passate e al contesto sociale e culturale in cui abbiamo vissuto la nostra vita.
QUAL'È LA FUNZIONE DEL DOLORE ?
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Il dolore ha una funzione protettiva e funziona come un sistema di allarme che ci avverte quando abbiamo subito un danno reale o quando è percepito un pericolo, in maniera tale da poterci proteggere e recuperare.
Molto spesso però questa funzione vitale può essere alterata per diversi fattori, segnalando pericoli e minacce anche quando non esistono o quando il danno ha terminato il suo recupero fisiologico. Questa iper-protezione può portare alla cronicizzazione dell'esperienza dolorifica
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CHE COS'È IL DOLORE CRONICO ?
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Si parla di dolore cronico quando il dolore persiste oltre i 3 mesi, il tempo considerato necessario alla piena guarigione di un danno, danno che però potrebbe anche non essere mai esistito.
Grazie alle neuroscienze e agli ultimi studi scientifici abbiamo compreso che il dolore cronico non è semplicemente un'estensione temporale del dolore acuto come si pensava precedentemente, ma coinvolge meccanismi distinti che comportano un cambiamento strutturale e funzionale nel nostro cervello e nelle vie del dolore. Questi cambiamenti vengono indotti o mantenuti da processi motivazionali, emotivi, cognitivi e sociali perdurando il ciclo vizioso del dolore cronico.
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COME SI TRATTA IL DOLORE CRONICO ?
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Il problema del dolore cronico è quello di un sistema diventato iperprotettivo che ha portato a specifici cambiamenti nel sistema nervoso. La buona notizia è che come qualsiasi processo elaborativo anche quello dolorosa è influenzabile ed il sistema nervoso, incluso il cervello, è molto plastico ovvero cambia in base agli stimoli che riceve.
Per questo focalizzare la cura del dolore cornico solo sulla riparazione di un presunto danno "strutturale" si è dimostrato inefficace e ha bisogno, invece di un approccio integrato, che consideri tutti i fattori che alimentano il ciclo del dolore, inclusi le emozione e i pensieri associati al dolore, lo stress, il sonno, l'attività fisica, i farmaci e i comportamenti disadattati sviluppati nel tempo.
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Questo permette di delineare un percorso personalizzato centrato sulla persona:
- Comprensione, accettazione e riconcettualizzazione della propria esperienza dolorifica
- Integrazione di metodi di trattamento per diminuire il dolore e migliorare la propria funzionalità fisica
- Cambiamenti comportamentali per migliorare il proprio stile di vita, promuovere il senso di auto-efficacia e migliorare la propria qualità di vita.
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